LA PROVINCIA Dl UDINE
TERRA Dl Cl VILT A EUROPEE
COMUNE Dl
Ld Provincia di Udine un crocevia delta cultura europea e
sul suo territorio, cosi vario paesaggisticamente, si ritrovano
segni significativi delta gran parte delle civilta continentali.
Certamente con I'Olanda delle dighe e dei polders, dei muli-
ni e dei fuliponi, dei canali e delle biciclette non vi sono
molte cose in comune anche per la diversa geografia del ter
ritorio, eppure onche gli olondesi si possono trovore bene in
Friuli poiché riescono a coglierne aspetti importonfi, non
estranei alio loro concezione delta vita. Lo stesso accade per
chi provengo dai Paesi mediterranei o dal Nord e dall'Est del
vecchio continente: nella nostra provincia gli europei si sentono di casa e non soltanto in vacanza, mo, principalmente, come
affinitd culturali.
A molteplici situazioni ambienfali: montagne, colline, pianura, mare, si abbinano, infatti, altrettonte numerose situazioni
storiche per cui non c'é angolo d'Europa che non abbio qualcosa da condividere con la civilta friulana cosi come si andata
delineando nei secoli.
Gia nei primi insediamenti umani in un continente oppena emerso dalle acque, le correnti civilizzatrici passano per questo
angolo di terra che sta fra Ie Alpi e I'Adriatico, lembo estremo delta pianura padana e facile passaggio per le grandi migrazioni.
I ritrovamenti nelle grotte dell'arco preolpino orientale sono riccbi di testimonianze sulle primitive presenze dell'uomo e la sua
evoluzione. Sono dei resti che hanno riferimenti simili nelle grotte spognole, francesi e nelle pianure tedesche, segno di un
cammino comune dei primi europei. Anche successive stagioni delta preistopria umono trovano in vari siti delta Provincia di
Udine significative testimonianze, in particolore a Piancada, nei pressi di Palazzolo delta Stella, ove sono stoti ritrovati reperti
interessantissimi, oro custoditi nel Museo del Marinaretto, riguardanti la vita di migliaia di anni fa. Lo scheletro di una rogazzi-
na di quelle lontane epoche il reperto piü prezioso di una civilta locale che si sta gia delineando. Ugualmente importonfi
sono gli scavi di Sammardenchia e Pozzuolo del Friuli, cosi quelli di altre localita ove emergono lo vitalita ed il progresso di
genti sconosciute, capaci di presentore tecniche elevate di lavorazione di vari materiali, quasi un anticipo delta riconosciuta abi-
lita artigionale friulana.
Vi poi, il Friuli dei Celti questo popoio misterioso, che non ha lascioto letteratura, ma che alle origini di una vasta
civilta europea. La loro presenza riscontrabile in talune parole, in denominazioni di luoghi ed ancora ritrovamenti archeologi-
ci. La loro presenza viene onzitutto testimoniafa dogli storici greci e poi dal passaggio aftraverso le facilmente valicabili monta
gne friulane delle vie del sale, dell'ambra, del ferro, uno scambio continuo do una regione all'altra dell'Europa, quasi una
prima comunita intera continentale che va dall'Atlantico al Mediterraneo al Mar del Nord, in contatto con le grandi civilta asiati-
che, la Grecia, gli Etruschi. Nell'artigianato celtico, nella sua raffinata evoluzione, che culmina nella principesca tomba del prin
cipe di Hocdorf in Germonia, ci sono dei "pezzi" che risultano indubbiamente, gia allora, per i materiali usati e per lo stile, fab-
bricati nei villaggi del Friuli. Questi Celti sono stati chiamati anche Galli e Carni, a differenziarne il carottere locale, e ció ricor-
da con lo loro definitive decadenza, un avvenimento importante nel costituire una ulteriore dimensione europea delta civilta
friulana: la conquista romona e la fondazione di Aquileia.
Nel 181 avanti Crista, o addirittura in anni ontecedenti secondo recentissime scoperte, viene tracciato il solco che delimita
una nuova citta, precisamente una colonia di dirifto latino. I Triumviri che vi presiedono la chiamano dal largo fiume Aquilis che
olloro raggiungeva diretfamente il mare, formando un noturale porto fluviale. La navigazione mercantile awiene tango le coste
adriatiche, con le grandi naves onerorie, ed Aquileia subito entra in contatto con il piü grande emporio del Mediterraneo orien
tale, Alessandria d'Egitfo. Grazie ai commerci fra Oriente ed Occidente, fra Sud e Nord del continente la citta acquista impor-
tonza, sino a diventare la seconda Roma, con i suoi palazzi di lusso, I'opulenza delta societa, la riccbezza non solo materiale,
ma anche culturale dei suoi abitanti. A poca distanza svernano le legioni di Giulio Cesare, il cui nome verra associato a diverse
localita dell'entroterra da Forum Julii, I'attuale Cividale a Julium Carnicum, Zuglio. II grande Augusta vi passa lunghi periodi e
vi riceve personaggi importanti, governando I'impero senza problemi grazie alle otfime comunicazioni viarie, le grandi strode,
il cui asse portante la Julia Augusta, che vo su al Norico, I'attuale Austria, passando dal Monte Croce Carnico e poi la
Postumia, che porta dalla pianura padana sino all'interno dei Balcani, la Annia che arriva a congiungersi con gli itinerari princi
pal! verso Romo.
Aftraverso i fruttuosi contatti con Alessandria culture diverse, orientali e occidentali, si incontrano in Aquileia e suscitano
una vivace attivita intellettuale con poeti ed artisti che si fanno conoscere nel vasta impero romano. La citta non solo desti-
nata ad essere riferimento soltanto per un'ampia attivita commerciale e culturale, ma anche un importante presidio militare
su quella che ben presto si rivelera la grande via delle invasioni da Oriente.
In questo dima cosmopolita, ove tutte le espressioni hanno cittadinanza, nel II secolo, sempre in virtü delta stretto legame
con Alessandria d'Egitto, sorge un cristianesimo del tutto porticolare, che si rifa alia tradizione marciana, con il suo martirologio
nel quale si riconosce il primato di Ermacora, che si traduce in espressioni artistiche originali. Aquileia citta ove Parte viene
enfatizzata e serve per lasciare messaggi con tutti i materioli ed in tutte le espressioni: scultura, pittura, mosaico, architettura,
lavorazione del ferro, del vetro, delta terracotta, gemme e ambre. Tutto questo patrimonio ricchissimo e di un'importanza fon-
damentole per lo studio delta civilta romana si trova ancora ad Aquileia nei suoi musei e nelle sue chiese, nelle aree di scavo
archeologico. Chi voglia conoscere meglio I'eredita di Roma non pud prescindere da Aquileia e sin dal XVIII secolo gli studiosi
ne fonno una insostituibile meta formativa. Ed anche gli ormai pochi studenti delta lingua latino debbono sapere che tanta
parte dei tesfi odierni grammaticali e sinfattici, oltre che dai grandi autori classici, deriva anche dal gran patrimonio lapideo
aquileiense.
La citta ho civilizzato attorno a sé un vasta territorio, la provincia imperiale delta Venetio ed Histria, che sara poi la base di
una circoscrizione ecdesiastica chiamato Patriarcato di Aquilia, quando la pofenza romana cedera ai popoli germanici ed alle
guerre civili intestine al grande impero. Attila con i suoi Unni nel 452 sard il distruttore definitivo delta grande Aquileia, sulla
quale piangeranno grandi poeti da Venanzio fortunato a Paolino e delta quota un grande letterato e santo cristiano,
Gerolamo, dalmata, ricorderd i cori definendoli degli dei beati. II pensiero cristiano esalta i Padri Aquileiesi e lo citta, nel 381,
ospiterd un memorabile concilio ecumenico contra gli Ariani, dominato dalla figura del milanese Sant'Ambrogio. Aquileia,
nonostante la sua decadenza rispetto oll'antichita, vive ed oggi, oltre ad essere un centra storico artistico ed archeologico
unico al mondo, una vivace cittadina ricco di iniziative.
La civilta celtica e, ben piü pregnante, quella romana, unite alle suggestion! ellenistiche provenienti da Alessandria, tramite
Aquileia hanno ampiamente unificato I'Europa, come il cristianesimo nel corso dei secoli successivi, ma nel frattempo il Friuli e
I'infero continente hanno avuto un rimescolamento di popoli, con I'ingresso di varie popolazioni germaniche: Quadi,
Marcomanni, Goti, Vandali, Franchi, Alamonni. Trocce di queste culture in continuo momenta sono rimaste ovunque ed anco
ra in parecchie localita delta Provincia di Udine si possono trovare le testimonianze del passaggio dei Goti, sia in talune parole
sio nella toponomastica.
II piü piccolo di questi popoli, i Vinnili, partita dalla penisola scondinava, poi per un periodo, stanziato sul Mare del Nord e,
quindi vagante nelle pianure orientali, si affaccia con il suo re Alboino, nel V secolo, dal monte Matajur. il popolo guerriero
dei Longobardi, che fa di Cividale, allora chiamato ancora Forum Julii, la capitale di un regno che, poi, prendera gran porta
dell'ltalia. La civilta longobarda decisamenfe superiore a quella di tutte le altre popolazioni germaniche e si fonde con il pre-
esistente sostrato celtico latino. Nei suoi musei la Civitas conserve tuttora mirabili testimonianze, trovate nelle sepolture logo-
barde, uniche al mondo non solo per fattura, ma anche come espressione genuina dell'animo di un popolo. C'è poi un autenti-
co gioiello, il tempietto, con i suoi motivi ornamentali e, nel Ouomo, museo cristiano, campeggia I'aro del re Ratchis con le sue
inconfondibili figure. Non solo Cividale conserve queste testimonianze, ma tutte le localita ove s'installano le loro fare nobiliari,
a cominciore da S. Salvatore di Majano, Invillino in Cornia e un'ampia zona del Friuli Centrale ed Orientale. I Longobardi dopo
la conquista di Civitas Austriae (Cividale) hanno una parte importante nella storia d'Europa e d'ltalio per almeno due secoli. La
loro corte a Pavia diviene un centra culturale di prim'ordine e vi saranno molti friulani ad esservi valorizzati. Sono, perö, sem
pre tempi d'invasioni e giungono a piü riprese in Friuli i terribili Avari. Durante il VI e VII secolo nella Provincia di Udine si
instolla, in particolare nelle volli orientali e in quelle del Natisone, il popolo slavo, la cui permanenza uno dei motivi dell'at-
tuale dimensione europea di questa realta. La Slavia friulana infatti, I'avamposfo di un gran numero di nazioni stave che
vanno dalla Slovenia alia Croazia, dalla Polonia alia Russia. una ricchezza culturale notevole, che verra accrescendosi con il
piü tardo insediomenta di popolazioni delta stesso ceppo nella pianura friulana, testimoniato ancora da vocaboli in uso e dalle
teponomastica.
Particolare importanza ha I'idioma delta piccola valle di Resia, testimonionza viva di una grande civilta.
La gloria e la fortuna delta genti longobarde hanno fermine con la caduta del loro regno italico e con I'arrivo di Carlo
Magno, che nell'800 verra incoronato sacra e romano imperatore. Lo sfortunato Paolo Diacono, confinato a Monte Cassino,
narrera I'Hisforic Langobardorum, mentre Paolino, nato a Premariacco, artis grommaticae magister del re Franco, diverra
Patriarca di Aquileio, dimostrando alti doti poetiche.
II Friuli viene inserito in tal modo nell'Europa Carolingia, una specie di Unione Europea senza confini ove uno il sovrano,
una la lingua, il latino, una la religione, uniche le leggi. Nella marca friulana non ci sono diversita rispetto al resto dell'lmpero
ed i valori continentali arrivano ovunque, ma il Friuli anche il punto piü fragile, per ragioni geogrofiche, dell'Occidente. Alia
fine del primo millennio rovinose invasioni degli Ungheri ne decimano la popolazione e distruggono I'intera pianura. I'Europa
delta Renovafio Imperii degli Ottoni, di quello che ormai il Sacro Romano Impero Germanico a riportare in Friuli una civilta
nuova: il Principato ecdesiastico e vassalio dell'impero il Patriarca di Aquileia nel 107/ diventa una entita a se stante. Sino al
1420 questa realta territoriale e spirituale, oltre a riunire quattro popoli, italiani, friulani, tedesche e slavi, esercita un primato
culturale. Sorgono i grandi monumenti cristiani e c'è un continuo scambio con I'Europa ghibellina e guelfa dei potriarchi tede-
schi, ma non mancano richiami ed altri confenufi cosicché il Friuli diventa davvero una regione d'Europa senzo borriere e senza
pregiudizi. Se la nobilta parla tedesco, il popolo da forma al suo linguaggio friulano, una lingua di radici latine che sintetizza
tutti gli apporti storici. La Provincia di Udine conserva in varie localita ricordi del Patriarcato, oltre che nel copoluogo, od
Aquileia, a Cividale, a San Daniele.
Questa apertura al continente fd del Friuli medioevale anche una terra di scambi fra Italia e Germania. Ne sono profagoni-
sfe in particolare due cittadine: Gemona e Venzone. Con lo loro posizione fortificata sulla strada che porta oltre le Alpi sono
punti obbligati di sosta per merci e mercanti, divenendo cosi fiorenti di traffic!. II Duomo di Gemona, il suo castello, come il
Duomo di Venzone e le sue mura, testimoniano ancor oggi, nonostante il ricorrente flagello del terremoto, I'importanza antica.
In Carnia fra le tante ville sparse nella vallate, Arta scopre il valore delle sue acque e cresce il ruolo di capoluogo di Tolmezzo,
mentre in alcune localita piü olte si instolla la ferza componente etnico linguistica che caratterizza il Friuli: la popolazione di
sfirpe e lingua fedesca di Souris, Timau e delta Val Canale. I cavalieri teutonici si insediano nella collina e, in particolare nella
Bassa. Passa di qui la prima crociafa con tutti i principi europei diretti in Terrasanta, primo segno di una unita anche se finaliz-
zata a scopi bellici.
Castelli e fortificazioni medioevali vengono elevati in tutto il Friuli e costituiscono una testimonianza efficace di come s'or-
ganizzavano le difese antiche. Particolore rilievo ha in questo sistema di piazze forti la rupe di Osoppo, che sino al XX secolo
vigilera sulla strada che discende dalla Germania e sul corso del fiume Tagliamento.
II Patriarcato di Aquileia lascia dawero una eredita di valenza europea, ma viene meno nel 1420. Da allora la gran parte
delta attuale provincia di Udine passa sotfo il dominio delta Serenissima e il resto rimone legato alia civilta germanica.
II dominio di Venezia, infatti, significa cambiare quadra culturale, passando da quello nordico germanico, a quello mediter
raneo italiano. Lo si vede prima di tutto nelle espressioni artistiche che, man mano che ci si awicina al Rinascimenfo si illumi-
nano delta "luce" dei grandi che operano nella citta di San Marco. II Friuli da artisti e musicisti di rinomanza continentale, cre-
scono poeti delicati ed ironici.
Venezia in Friuli significa un'iniezione di nuovi valori, di nuove prospettive che coincidono con I'Umanesimo e il
Rinascimenfo, grandi moti di spirito europei. Cosi se mai viene interrotto il legame con la Germania se ne apre uno nuovo con
I'Occidente e con I'Oriente ed il Friuli arricchisce di nuovo. Civilta contadina, il Friuli non si chiude in se stesso, ma coltiva la
sua originalita. Di questo periodo rimangono testimonianze nella maggior parte degli edifici sacri, nelle citta e nei borghi di
campogna, nella spiendida dimora dogale delta Villa Manin di Passariano, nel castello di Colorado di Monte Albano ove vive il
ricordo di Ermes il poeta e di Ippolito Nievo il romanziere, pure cantore delle pianeggianti rive del Varmo.
II rienfro nella realta europea awiene nel 1797, duecento anni fa, con i sommovimenti delta Rivoluzione e per opera di
Napoleone Buonaparte, che portera il Friuli, chiamato Dipartimento di Passariano, di nuovo in un contesfo plurinazionale. La
battaglia del Tagliamento e il trattato di Campoformido, diventano pagine delta storia europea. Cosi sara anche per il mezzo
secolo delta successive dominazione austriaca, nell'ambito dell'impero danubiano, con la condivisione anche dei fermenti del
'48, di cui le eroiche resistenze delle ribelli Osoppo e Palmanova costituiscono gli episodi salienti.
Lo Provincia di Udine nasce in questi anni di cambiamento ed eredita, costituendosi ufficialmente con I'unione all' Italia nel
1866, un patrimonio storico e culturale unico, che si fonde nella nuova realta nazionale, senza perdere le identita che si sono
gia formate e consolidate.
A parte dalla seconda meta dell'Ottocento il friste fenomeno sociale dell'emigrazione ha portato i friulani in tutti i Paesi
del vecchio continente, ove si sono fatti apprezzare per il loro lavoro, divenendo di fatto, sino ai nostri giorni i primi cittodini
d'Europa. Le guerre del XX secolo, a; dimensione mondiale, che sul territorio delta Provincia di Udine sono state origine di
tante sofferenze, hanno rafforzato fra la gente il desiderio di pace e di collaborazione con i vicini. L'amicizia con le regioni con-
finanti, lo scambio culturale hanno preparato la fose che ora stiamo vivendo dell'integrazione e dell'unione.
II lavoro e la tenacia dei friulani hanno riscattato nell'ultimo mezzo secolo una poverta antica ed hanno permesso di affron-
tare il terremoto del 1976 con una rapida ricostruzione. In tole positivo sviluppo hanno avuto un ruolo fondomentale diversi
centri delta Provincia di Udine, in un contest generale di grande progresso a valenza europea: Manzano ed il triangolo delta
sedio, il polo turistico di Lignano, Son Giorgio di Nogaro con la zona industriale dell'Aussa Corno, Codroipo centra di commerci,
Latisana, Tricesimo, Tarcento, Tarvisio che strategicamente si trova ai fre confini.
La Provincia di Udine, oggi, con le sue molteplici culture e lingue, con la sua arte dal linguaggio universale, con la sua acco-
glienza ospitale ad un vasto movimento turistico, la sua vocazione commerciale puo collocarsi fra le prime regioni di un'Europa
unita.
Roberto Tirelli